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"Il coraggio dei sogni" è una storia che attraverso la montagna, l'esplorazione e l'amicizia appassiona, diverte e commuove, ispirando inclusione e umanità. Doveva morire in una valanga, invece ha scritto un libro. Tarcisio Bellò (Marostica, 1962) non è un alpinista professionista, ma ha scalato ad alti livelli sui Quattromila delle Alpi, in Sudamerica e Himalaya (Everest, Dhaulagiri, K2), definendo il suo alpinismo: non l'egoistica salita a tutti i costi, bensì esplorazione e solidarietà. Con quello spirito per 20 anni, dal 2000, ha salito e dato il nome a decine di vette di 6000 e 5000 metri nelle catene di Hindu Kush e Hindu Raj, a nord del Pakistan, consentendo di mappare tutta l'area. Al contempo, insieme alla gente del luogo ha realizzato molti progetti solidali, fra cui un acquedotto e un ponte in metallo. Nel 2009 ha avviato le fondazioni del Centro dedicato all'amica Cristina Castagna, morta quell'anno sul Broad Peak: ospiterà la prima Scuola di Alta Montagna del Pakistan, con lo scopo di sviluppare il turismo alpinistico locale.